In questo post vi parlerò del mio viaggio alle Cinque Terre, Patrimonio dell’Unesco e a mio avviso uno dei luoghi più affascinanti della Liguria. Ho deciso di visitare le Cinque Terre in due giorni, in modo tale da poter vedere con più calma i paesini senza essere obbligato a visitare tutto poco e male.
Se già non lo fai ti consiglio di seguirmi su Instagram o Facebook, in modo da vedere in diretta i posti che visito e da avere uno spoiler di ciò che racconterò qua sul blog!
Giorno 1: parti da Monterosso, torni da Vernazza
Partenza
Per raggiungere le Cinque Terre ci sono 4 opzioni:
– Auto: la più sconsigliata a causa dello scarso e costoso parcheggio;
– Mare: sono presenti diversi traghetti che partono da diversi luoghi, se vuoi avere più info sui prezzi e tappe clicca visita la pagina dedicata;
– A piedi: se siete allenati, anzi molto allenati, è possibile partire da Levanto e farsi tutto il sentiero che collega le terre by walk. Io l’ho fatto anni fa, non è un’impresa impossibile ma non è neanche un sentiero da sottovalutare o da fare con le ballerine;
– Treno: è possibile effettuare un biglietto unico che ti permette di visitare tutte le terre ad un prezzo vantaggioso, nella pagina ufficiale troverai più info a riguardo. Quest’ultima opzione è forse la più valida perché ti consente di spostarti in poco tempo da un posto all’altro e i treni sono abbastanza frequenti.
Non basterebbero cinque giorni per apprezzare appieno le Cinque terre
Monterosso
Per raggiungere Monterosso sono partito da Levanto e in 5 minuti di treno sono arrivato a destinazione. Il meteo era davvero perfetto per un fotografo: i nuvoloni minacciavano pioggia ma venivano scacciati via temporaneamente da qualche folata di vento.
Probabilmente queste condizioni mi hanno fatto apprezzare ancora di più questo luogo, il paesaggio era davvero fantastico e i cambi continui di luce, nonostante fossimo in pieno giorno, mi hanno permesso di fare qualche buono scatto.
Appena arrivati abbiamo deciso di salire lungo il sentiero che porta al Convento dei Frati Cappuccini. Si raggiunge In pochi minuti di camminata e la vista è davvero spettacolare!
Il paese di Monterosso mi ha stupito, l’ho sottovalutato pensando che fosse uno dei meno belli, ma una volta raggiunto mi sono reso conto di essermi sbagliato.
Attraversata la piazza che dà sul mare, si entra nei vicoli colorati che portano al cuore del paese.
Per pranzo, nonostante non mancassero ristoranti lungo il paese, ho optato per uno street food veloce in modo da non perdere molto tempo: cartoccio di fritto misto e panino con prosciutto mozzarella e pesto (crea dipendenza).
Dopo aver mangiato è obbligatorio far due passi lungo la passeggiata sul mare, magari mangiando un buon gelato.
Prossima tappa: Vernazza.
Vernazza
Dopo una decina di minuti in treno da Monterosso si raggiunge Vernazza: una stradina porta dritta al cuore del paese e la vista è fantastica!
Nella piazza principale ci sono un sacco di ristoranti per la maggior parte dei quali praticamente si paga in reni e proseguendo si raggiunge la mini-diga dalla quale si può ammirare la bellezza di Vernazza dal basso.
Inoltrandosi nei vicoli del paesino si possono raggiungere due punti panoramici: quello che porta al sentiero collegato alle altre terre e quello su Castello Doria.
L’accesso a quest’ultimo costa pochi euro a persona (destinati ad una associazione no profit, quindi posso accettarlo) e la vista non è da buttare via; diciamo che se siete di fretta vi consiglio di passare direttamente dall’altra stradina.
La seconda stradina, come detto in precedenza porta al sentiero lungo il quale se sei un fotografo e non scatti almeno tot milioni di foto (che poi alla fine son quasi tutte uguali) non puoi considerarti tale.
Ho aspettato che la luce si facesse un po’ più tenue per scattare qualche foto, non ho aspettato la blue hour, la mia ora preferita della giornata, perché non avevo abbastanza tempo a disposizione, ma la prossima volta mi organizzerò in modo tale da farlo per portare a casa qualche scatto interessaste.
E comunque i risultati direi che non siano stati poi così disastrosi.
Giorno 2: tra i colori di Riomaggiore e le rocce di Manarola
Riomaggiore
Come per il giorno precedente, ho preso il treno che parte da Levanto, questa volta la destinazione è stata Riomaggiore. Personalmente nella mia personalissima classifica delle Cinque Terre credo che dopo Manarola si giochi il secondo posto con Vernazza in quanto a fascino e bellezza.
Usciti dalla stazione si può decidere se proseguire in salita verso il paese oppure se scendere verso la Marina.
Salendo ho mangiato in un altro street food (ormai è una fissazione): pizza e fritto misto. Di nuovo. Continuando a salire si raggiunge un punto panoramico dal quale si può osservare Riomaggiore sul mare.
Tornando verso la stazione, una tappa obbligatoria è quella della Marina. Proseguendo lungo la discesa si ha infatti la possibilità di raggiungere gli scogli e di godere della vista incredibile delle coloratissime case che danno sul mare.
A qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi condizione metereologica, questo posto ha la capacità di regalare uno spettacolo davvero unico.
Manarola
Dopo aver preso il treno da Riomaggiore l’ultima tappa è Manarola: probabilmente la più famosa e la più bella delle Cinque Terre.
A mio avviso il paesino in sé non è il più bello, o perlomeno se confrontato con gli altri, però proseguendo lungo la passeggiata verso Levanto, la vista è fantastica.
Tra cinesi che si facevano selfie e tedeschi con i sandali + calzini ho scattato qualche foto a quella che reputo la terra più bella.
In conclusione
No, non mi sono dimenticato nulla: Corniglia è l’unica terra che ho deciso di non visitare. Il motivo? Semplice.
Avendo due giorni a disposizione ho deciso di far le cose con calma e bene, visitando anche Corniglia avrei sacrificato parte delle altre terre a causa dei treni da prendere e delle troppe cose da vedere.
In realtà, facendo così, ho la scusa per tornarci di nuovo!
Ricapitolando:
Per chiunque volesse visitare un posto unico non posso che consigliare le Cinque Terre, sicuramente un must per ogni fotografo. Il mio consiglio è quello di suddividere la visita in due giornate in modo da vedere tutto con calma, ma si può fare anche tutto in una giornata, l’importante è partire già organizzati e rispettando le tempistiche in modo da non perdere nulla.
Spero che questo racconto vi sia piaciuto, ci vediamo alla prossima con una nuovo posto da visitare, da raccontare ma soprattutto da fotografare.
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